Una serata come un’altra in… Calgeron

Era un giovedì sera di gruppo, quando, come ogni 2 o 3 mesi, Giacomo ricorda che ci sono i “soliti” datalogger da ritirare, scaricarne i dati e riposizionarli. Propone la domenica seguente per il ritiro e una puntata post lavoro il mercoledì per riportarli. Sia io che Lorenza abbiamo un appuntamento con un ghiacciaio per domenica, ma l’idea di andarci in notturna mi attira molto. Anche Lorenza e Roberto danno la loro disponibilità. Ovviamente una punta veloce si fa senza canotto, quindi si sa in partenza che ci si potrà anche bagnare. Arriva la domenica, Giacomo e Dario ritirano i datalogger per portarli a Marco per la messa a punto. Nei giorni seguenti ci mettiamo d’accordo tramite messaggi condivisi su wattsapp, sms , mail e qualche telefonata sugli ultimi dubbi (riuscendo così a creare il mito dell’anguria aglio e olio). Dori si propone di farci trovare un piatto di pasta al pomodoro per il rientro, quindi anche la cena è salva.

Arrivano le 19.15 e siamo tutti (o quasi) puntuali allo Zuffo. Ci raggiunge anche Federico, compagno di Lorenza e in promettente fase di pre-corso. Il tempo di caricare gli zaini e Lorenza si accorge di aver dimenticato gli stivali e il casco per Federico, quindi dovremo fare una piccola deviazione. Roberto invece lo recuperiamo strada facendo. Piccola tappa al bar Alpino dove riesco a fare colazione/pranzo/merenda con un kitkat mezzo sciolto e via, al parcheggio. Sono circa le 20.30 di sera ma la temperatura è ancora parecchio alta e nella salita si fa sentire. Non vediamo l’ora di infilarci nel fresco della grotta, quindi ci cambiamo in fretta. All’ingresso vediamo che il primo laghetto è completamente asciutto, e il secondo ci arriva a bagnare le ginocchia, quindi niente bagnetto per fortuna!

Posizioniamo il primo datalogger, il secondo e al momento del bivio con il ramo delle marmitte decido di portare Federico a vedere le meraviglie nascoste del Calgeron (o almeno quelle poche che conosco). Raggiungiamo quindi il lago Pasa sul fondo del ramo principale, quindi riprendiamo il ramo delle marmitte per raggiungere il gruppo, passando nel frattempo per il carino laghetto pensile. Siamo quasi arrivati alla sala nera quando incrociamo Lorenza, Giacomo e Roberto sulla strada di ritorno. Ci riportiamo così verso l’uscita. Arrivati alle vaschette di uscita prendo il sentiero laterale che evita di passarci in mezzo. Neanche il tempo di rispondere a Federico che quello è il percorso consigliato per non rovinare le vaschette che un tonfo ci fa capire che Giacomo si è fatto uno dei suoi bagnetti! Come non detto…

Una volta fuori ci cambiamo e ci avviamo verso la macchina e una fantastica pasta al ragù preparata, all’una di notte, dalla fantastica Dori. Grazie!

Manuel

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