Scavi al Bus del Diaol

Relazione del.. martedì!
Domenica 26 aprile 2015, finalmente si riesce a tornare al bus del diaol!

Ci troviamo puntuali alle 8.15 al bar delle Sarche: io, Monica, Lorenza, Renzo, Sebastiano con il figlio undicenne Riccardo ed il suo amichetto Stefano, Mattia (sat Pinè, ormai speleo onorario) ed Isabella, una ragazza che conosco e che voleva provare l'ebbrezza della grotta.
Caffettino e brioche per i più viziosi e poi partenza per uno degli ingressi in grotta più puntuali ed efficienti della mia carriera speleo.

Scesi dalle macchine distribuiamo pani e pesci, ovvero trapano+batterie, 5 tubi dalmine di lunghezza da 1 a 2 metri, 6 morsetti, alcuni fittoni da 16mm, chiavi, mazzetta, resina bicomponente e tanto per gradire 3 gradini(!) confezionati con tondino da 18 per la diga in cemento. Per fortuna ci sono dei baldi giovani che si offrono per il trasporto (compresi i due bimbi che partono sul sentiero con il dalmine più lungo :-)).

Decidiamo di cambiarci all'ingresso, anche perchè le previsioni danno acqua nel pomeriggio. Sul canalino di ingresso ci accorgiamo che manca uno degli spezzoni di corda che fanno da corrimano; sarebbe meglio procurarsene uno e rimetterlo in opera, perchè soprattutto in caso di terreno bagnato, senza corrimano in alcuni punti si potrebbero generare situazioni poco simpatiche. Arrivati sul posto, notiamo subito una ferrata nuova di zecca che parte a sinistra dell'ingresso della grotta. Provo a percorrerla per qualche metro, ma poi vedendo che prosegue per mancanza di voglia e tempo lascio perdere.

Ci cambiamo ed entriamo prima delle 10. Il gruppo procede bene e nonostante i carichi aggiuntivi arriviamo in fretta al primo sifone. Veloce scavo per facilitare il passaggio soprattutto ai diversamente magri ed agli ospiti non troppo abituati allo stretto (lavoro facilitato anche dai due topolini che passano di la direttamente ed aiutano a scavare) e poi, lasciati in loco i tre gradini, proseguiamo velocemente per il fondo (per ora) della grotta che raggiungiamo verso le 12.

Mangiamo qualcosa e poi tutti al lavoro...
Nel cunicolo non ci sono segni di prosecuzione dello scavo da parte di altre persone. Io e Renzo ci dedichiamo alla costruzione del rinforzo per la diga, mentre gli altri “entant che i polsa” proseguono con il trasporto della sabbia verso l'alto. In circa 1 ora e mezza i tubi sono in posizione, pronti ad accogliere le piastre di Dario. Per il momento i morsetti non sono fissati, dato che per mettere le piastre contro le assi della diga bisognerà comunque allentare nuovamente il tutto.

Per finire l'opera servono ancora come minimo altri 4 pezzi da 110 cm e 2 morsetti, meglio se ci fosse anche un quinto pezzo da 150 ed altri 2 morsetti. Ieri sera ho sondato il terreno per vedere di procurarmi il tutto, quando ho notizie vi faccio sapere.

Prima di andare via, Lorenza mi fa notare che forse sarebbe meglio fare i fori anche per i due fittoni dove fissare i nuovi tubi e resinarli, così la prossima volta non sarà necessario portare il trapano e la resina; proprio un'ottima osservazione, come premio vince altri 30 minuti di attesa...

Finita l'opera (secondo me alla fine verrà un bel lavoretto) io e Renzo partiamo veloci per la diga, dove abbiamo intenzione di mettere in opera i tre gradini. Arrivati sul posto partono le consultazioni su dove metterli: io sarei quasi dell'idea di fissarli direttamente sulla diga, anche se in alcuni punti il cemento è decisamente marcio, mentre Renzo preferirebbe la roccia a fianco. Il risultato è che il primo finisce sulla diga; nel frattempo arrivano anche gli altri, per cui gli altri due gradini sono stati posizionati come da indicazioni di una commissione paritetica multidisciplinare che, dopo ampia consultazione e espletate le dovute valutazioni strutturali ed ergonomiche, si è espressa a maggioranza qualificata (anche se credo che l'ultima parola l'abbia avuta il figlio di Sebastiano). In ogni caso adesso si sale e scende più comodi!!

Finito anche questo lavoretto, ci avviamo verso l'uscita, che raggiungiamo verso le 16.
Ci cambiamo e raggiungiamo le macchine dove inizia la festa: caffè preparato sul momento da Sebastiano, colomba e patatine. Un bel mix...
Dopo un'oretta di libagioni ci salutiamo e torniamo a casa, anche se sulla strada un bisogno impellente costringe me, Monica ed Isabella a fare una tappa alla gelateria maui per una coppetta di gelato...

Bilancio dell'uscita:

  • il gruppo ha lavorato bene e gli obiettivi dell'uscita sono stati completati in pieno; servirà un'altra uscita con un po' di gente per portare dentro il resto del materiale (indicativamente almeno 5 portatori).
  • Per il punto precedente, come portatore è caldamente consigliato Mattia; come rapporto peso potenza non è niente male visto che si è scorrazzato per tutta la grotta un sacco pieno di ferraglia
  • Isabella è rimasta contenta (anche se mi ha detto che preferisce gli spazi aperti.. peccato, mi sembrava una potenziale nuova speleo!)
  • i due bambini una volta usciti di grotta hanno iniziato ad andare su e giu per i boschi come capretti.. ma che ghe dai da magnar??
  • La prossima volta mi porto anche io moka e fornelletto per l'uscita!!

Alla prossima!

Stefano

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